HAPPY IMPERFECT X-MAS EVERYONE!   Leave a comment

Scritto in viaggio, Roma-Chiavari
Credits to Trenitalia
21 dicembre 2011
 

Che figata il Freccia Bianca! Costa un botto ed è anche arrivato con 40 minuti di ritardo eh, però ora se la viaggia che è una bomba! Dovrebbe anche essere wi-fi free, io non riesco a connettermi ma magari in 5 ore di viaggio, se persevero, prima o poi ce la faccio! Ma… alla fine della fiera, non è che poi… questo Freccia Bianca in realtà fa cagare?

Comunque, se anche fosse, chissenefrega, oggi è il 21 dicembre, ed è una giornata bellissima. Sto tornando a casa, in Liguria. Oggi faccio una sorpresa a papà e mamma. E anche se mamma dice sempre che a lei le sorprese non piacciono per niente, sono sicura che quando mi vedrà gli occhi le verranno un po’ più rossi. E poi magari dirà che è il freddo. La conosco la mia mamma!

Oggi è il 21 dicembre, è l’anniversario di matrimonio dei miei, 37 anni per l’esattezza, un botto a pensarci, fuori c’è un sole così, e questo paesaggio italiano, questo cielo così azzurro, mi danno un senso di sicurezza e benessere come la borsetta dell’acqua calda nel lettone nelle sere d’inverno. In queste sere dove si secca insomma. Poi penso a tutte le cose che, riguardandole, risentendole, mi sono mancate in tutto questo tempo lontana dall’Italia, il sapore del primo cappuccino + croissant alla marmellata dopo un anno e mezzo di non cappuccino e non croissant alla marmellata, da commuovermi proprio, che quasi quasi mi dispiaceva consumare quella combo tanto era bella e buona, un capolavoro artistico, rimanere lì a fissarlo e parlarci anche per circa 10 minuti come se anzichè una colazione fosse un dipinto di… di… Turner, perché a me Turner piace proprio tanto; il rumore delle tazzine e l’odore del caffè BUONO; poi vedere le città dall’alto e godermi i tetti rossi, o color terra, e i terrazzini con i vasetti di fiori e i fili con i panni stesi… l’aperitivo con buffet, la gente che gesticola e urla, manco gli italiani fossero tutti sordi per davvero. E poi la pasta fatta col sugo di mia mamma, che più buono non ce n’è, e pure la sua faccia, di mia mamma dico, lo so che ho detto mamma un sacco di volte in poche righe, ma che ci posso fare? Di mamma ce n’è una sola, e voi direte “meno male, sennò chissà quante altre volte l’avrebbe scritto ancora”… che stronzi! E poi la faccia di papà e di mio fratello e di Lorenzo. Insomma tutte quelle cose che fintanto che sei in giro non è che ti mancano, però poi quando le rivedi dici “Cavoli, ma come ho fatto tutto questo tempo senza…”

Poi sei nella città dove senti che vuoi essere, la Città Eterna, fai un passo e ti sembra di essere tra le pagine di un libro di storia, traspiri attraverso tutti i pori del tuo corpo la vita tua, della tua famiglia, del tuo vicino di casa, del suo gatto e di tutta l’Italia messa insieme. Trovi, a gran botta di c**o una casetta senza tante pretese ma bellina, in centro, i padroni di casa carini come se fossero i tuoi genitori con l’unica differenza che anzichè darteli i soldi, te li spillano perché ok che è Natale e loro sono buoni, ma mica l’affitto te lo regalano…

E senti che Natale quest anno non ti pesa come magari è successo altre volte, ma quasi quasi sei contento, come lo sono i bambini, perché loro aspettano Babbo Natale e non gli interessa nient altro. Vabbè io non è che credo che Babbo Natale arrivi eh, anche perché l’ho scoperto una mattina che mia mamma parlava con mia zia e diceva che si era sbagliata, e per confezionare i regali aveva usato della carta che avevamo in casa, e che quindi io mi sarei accorta della strana coincidenza. Mica Babbo Natale poteva avere la carta uguale alla nostra. Quella mattina c’ero rimasta talmente male che credo di non aver parlato fino al Natale dopo. Che delusione. Ogni tanto ci penso ancora. Che peccato. Credo di essere rimasta bassa anche un po’ per questo. Per la delusione.

Però non è che sono proprio sicura che Babbo Natale non esiste eh. Perché qui c’è Simone. Simone è il fidanzato di Anna Laura. Anna Laura è la gemella di Antonella. Simone ogni tanto si crede Babbo Natale, o magari lo è davvero. Così prima ancora che esprimi un desiderio, anzi, prima ancora che sai cosa vuoi o di cosa hai bisogno, lui già lo sa, e te l’ha già portato a casa tua. Così succede che avrò la casa piena di teschietti nel giro di poco tempo, e mi toccherà mandare via Antonella per farceli stare tutti (tvb Nellix 😉 )…

Ecco Simo-Natale non passa dai caminetti, arriva bello preciso in macchina o in motorino, sgancia un albero di Natale, una tv lcd o una macchinetta del caffè e poi se ne rivà, occasionalmente si ferma a bere un caffè, ma di rado eh, perché generalmente la macchina ce l’ha parcheggiata in doppia fila, che la Tuscolana è sempre trafficata, secondo me con dù renne se la cavava meglio… però vaglielo a spiegare a lui, è un Babbo Natale moderno…

Sai che c’è, a me questo spirito natalizio quest anno mi piace davvero, lo avverto nelle piccole cose. Lo avverto quando fantastichiamo su come far diventare la stanza X una sala/studio dove metterci a fare arte, lo avverto quando tappezziamo il pavimento di pagine di giornale per buttarci a terra e dipingere alberelli di cartone e palline colorate come i bambini, quando ci smezziamo una birra in tre solo per il piacere di condividerla, o forse perché in frigo ne è rimasta una sola e visto che è Natale e siamo tutti più buoni evitiamo le discussioni su chi si è bevuta l’ultima ahah, o quando qualche sera mandiamo a cagare il portafoglio, che chissà magari domani moriamo – grattatina – , e ci facciamo una bella cena a base di pesce al sale e vino bianco e viva la salute! O ancora quando facciamo a gara a chi trova tra gli scaffali dei negozi le cose che costano meno, che sono quelle che verranno comprate automaticamente, fanculo la qualità: CHINESE IS THE NEW GUCCI! Meno male che ci sono loro vah…

Un’altra cosa che mi piace un sacco è quando all’unisono ci mettiamo tutte e tre a leggere, ognuna nel proprio angolo, ognuna col proprio libro, e la stanza si trasforma in una corsia di biblioteca, una mosca volare non la senti.

Sono quelle piccole cose che rendono questo Natale un Natale piacevole, quando per una volta non metti il tuo anno che sta per finire al vaglio – perché poi si sa viene sempre un po’ di malinconia – , ma quel poco che hai ti basta al momento e guardi all’anno nuovo anziché voltarti indietro. Boh sarà poco, sarà imperfetto ma, ribadisco, a me la perfezione dopo un po’ mi sta sulle balle…

Buon Natale Imperfetto a Tutti! Cheers!

Pubblicato 22 dicembre 2011 da gigilamonja in Senza categoria

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